ENGLISH (english version coming soon) ESPAÑOL
E’ un po’ strano ritornare dopo un’assenza cosi’ lunga, troppi impegni e molti cambiamenti in questi ultimi mesi.
Sentite mai il bisogno di allontanarvi da tutti questi mezzi di comunicazione elettronici che sono ormai indispensabili e dei quali non si riesce piu’ fare a meno? Il bisogno di ritrovare voi stessi in un ambiente sereno e familiare, nel mondo reale?
E’ fondamentale per me, cercare un po’ di leggerezza, pace, una piccola pausa per riprendere energie, per vivere con consapevolezza e intensita’ quel che ci capita vivere. Allora ricomincio da qui.…. con un dolce tipico della mia regione che sempre facciamo a Pasqua a casa mia.
Questa e’ una ricetta che mia madre ha insegnato a me e le mie sorelle quando eravamo piccole, che lei ha imparato dalla sua mamma e che noi insegneremo ai nostri figli. Tutti abbiamo una relazione speciale con i piatti della tradizione, i piatti preparati dalla nonna, abbiamo sempre pensato che avessero un ingredienti segreto passato di generazione in generazione, e in fondo…. forse c’e’ davvero l’ingrediente segreto che sta negli aromi ed i sapori che lasciano un segno indelebile nella nostra memoria. Ci sono ricordi che ti sfiorano, altri che ti abbracciano, altri che non riesci a dimenticare ma rappresentano sempre un regalo, puoi sentirne il profumo e l’amore. Io me li porto dietro sempre, sono la mia storia, le persone che amo e li tengo con me come un filo che ci tiene legati. Se ripenso a quei momenti ho sempre un’immagine positiva che riguarda non solo il gusto ma anche le emozioni e i sentimenti che rappresentano le relazioni familiari.
[…..All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….]
Se chiudiamo gli occhi sono ricordi felici che tornano alla mente ogni volta che sentiamo quello stesso profumo o che ci dedichiamo alla preparazione di quello stesso piatto.
Sono infiniti i pensieri, e i cambiamenti che il cibo procura. E’ come affidare il nostro sentire, le nostre fantasie, l’umore, le emozioni ad una ciambella, una crostata, un risotto. Prepararli anche dopo una giornata lunga e difficile aiuta a ritrovare un po’ di relax e alla fine ti accorgi che stai davvero meglio. Cucinare e’ una attivita’ in grado di ristabilire immediatamente una sensazione di calma ed equilibrio, e ci si stupisce di cio’ che passa per la mente mentre si cucina. La magia sta nei suoi profumi, nelle sensazioni che ci coinvolgono. Porta a pensieri piacevoli senza particolare sforzo o specifiche abilita’.
Vi consiglio di provare!!!!
Ingredienti per due “cuddure”:
1 kg farina
1 cubetto di lievito
250 ml di acqua tiepida (se l’impasto vi sembra duro ne aggiungete un altro po’)
3 uova per l’impasto più’ 2 da inserire sopra la corona (meglio se sode)
130/150 g di zucchero
100 ml di olio evo
cannella a proprio gusto
1 uovo per spennellare la superficie
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida. Sbattete le uova con l’olio, la cannella e lo zucchero, disponete a fontana la farina e aggiungete questi ingredienti. Impastate bene fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Per ottenere la corona: fate due bastoncini di pasta della stessa lunghezza e intrecciateli tra loro, formate un cerchio e chiudetelo alle estremità’. Inserite le 2 uova. Stendete altri due bastoncini, uno lo arrotolate attorno alla corona e l’altro lo intrecciate tra un uovo e l’altro. Infarinate due stampi da forno e mettete le cuddure a lievitare. Quando saranno pronte spennellate la superficie con l’uovo sbattuto e infornatele in forno preriscaldato a 180 C per una mezz’ora circa.
ESPAÑOL EMPIEZO A PARTIR DE AQUI: EL SABOR DE LA MEMORIA
Es un poco extraño volver después de una ausencia tan larga, demasiadas cosas que hacer y muchos cambios en los últimos meses .
Nunca sienten la necesidad de alejarse de todos estos medios electrónicos de comunicación que ahora son esenciales y de la mayoría de ellos no se puede prescindir? La necesidad de encontrarse en un ambiente familiar y relajado, en el mundo real?
Es importante para mí, buscar un poco de la ligereza , de paz , un poco de descanso para recargar las pilas , para vivir con conciencia y intensidad todo lo que nos ha tocado vivir. Entonces empiezo a partir de aquí ….. con un dulce típico de mi región que siempre hacemos para la Pascua en mi casa. Se trata de una receta que mi mama’ enseño a mi y mis hermanas cuando éramos pequeñas, que ella aprendió de su madre y que nosotras enseñaremos a nuestros hijos. Todos tenemos una relación especial con los platos tradicionales, los platos preparados de la abuela, que siempre hemos pensado que tenían un ingrediente secreto, que pasan de generación en generación, y tal vez….. realmente el ingrediente secreto existe, esta’ en los aromas y sabores que dejan una marca indeleble en nuestra memoria. Hay recuerdos que nos acarician o que abrazan, los demás que no se puede olvidar , pero que son siempre un regalo, puedes sentir el olor , y el amor. Siempre los traigo conmigo, ellos son mi historia, la gente que quiero y yo los guardo conmigo como un hilo que nos une . Cuando pienso en esos momentos siempre tengo una imagen positiva que afecta no sólo el sabor sino también las emociones y los sentimientos que representan las relaciones familiares.
[ …En el mismo instante en que ese sorbo de te mezclado con sabor a pastel, toco’ mi paladar…. , el recuerdo se hizo presente. Era el mismo sabor de aquella magdalena que, a Combray, mi tía Leonie me daba el domingo por la mañana , cuando iba a darle el buenos días a su cuarto, después de haberlo empapado en su infusión de té o de cal ….]
Si cerramos los ojos son recuerdos felices que vienen a la mente cada vez que olemos el mismo plato, o que nos dedicamos a la preparación del mismo plato.
Son infinitos los pensamientos y los cambios que un alimento provoca. Es como confiar nuestros sentimientos, nuestras fantasías, el estado de ánimo , las emociones a un pastel, una tarta, un risotto. Prepararlos incluso después de un día largo y estrenaste ayuda a encontrar un poco de relax y al final te das cuenta de que estas mucho mejor. Cocinar es una actividad capaz de restablecer inmediatamente una sensación de calma y equilibrio, y estamos sorprendidos de lo que pasa en nuestra mente mientras estamos cocinando. La magia está en los perfumes, las sensaciones que nos encantan. Nos provoca pensamientos agradables sin esfuerzo especial o habilidades específicas .
Les recomiendo que lo prueben !
1 kg de harina
1 cubo de levadura
250 ml de agua tibia (si la masa parece un poco dura pueden añadir un poco más)
3 huevos para la masa más 2 por encima de la corona (mejor si duros)
100 ml de aceite de oliva
130/150 g de azúcar
canela a gusto
1 huevo para pincelar la superficie
Disolver la levadura en agua tibia. Batir los huevos con el aceite, la canela y el azúcar, colocar la harina en una fuente y agregar estos ingredientes. Amasar bien hasta que la masa esté lisia y homogénea.
Para obtener la corona: extender dos palitos de masa de la misma longitud y entrelazar entre ellos, formar un círculo y cerrarlo de los extremos. Colocar los 2 huevos. Estirar otros dos palitos, uno lo se pone alrededor de la corona y el otro entre un huevo y el otro. Enharinar dos moldes para horno, poner las cudduras y dejar leudar. Cuando están listas pincel la superficie con huevo batido y hornear en horno precalentado a 180 º C durante aproximadamente media hora.
13 risposte su “Ricomincio da qui: la CUDDURA, il sapore della memoria.”
Bentornata! E buona Pasqua! 🙂
grazie mille e tantissimi auguri!!!!
Bentornata! Un felice ritorno con questa splendida ricetta della memoria.
grazie mille, e tanti cari auguri!
Bentornata!
grazie, contenta di essere tornata dopo questa lunghissima pausa!
Tanti auguri di Buona Pasqua a te e famiglia! 🙂
grazie anche a te tanti tanti auguri!
La memoria: guai a perderla, sarebbe come perdere se stessi:-) una preparazione bellissima davvero! Augurissimi di Buona Pasqua a te Cara amica:-)
Reblogged this on The ObamaCrat™.
In primis un ben tornata. Mi domandavo il perché di un così lungo silenzio ma ho capito bene il messaggio: impegni e un certo vuoto mentale verso blog e affini. Anch’io ogni tanto mi assento per i medesimi motivi.
Certo che le tradizioni sono importanti e i piatti delle nonne si cerca di tramandarli ai nostri figli perché questa memoria liquida non vada perduta. Mia moglie ha un quaderno dove sono custodite le ricette di sua mamma e di sua nonna. Ricette che nostra figlia usa per gli amici, come noi le usiamo per noi.
Il dolce proposto desta curiosità e una certa voglia di assaggiarlo.
Buona Pasqua!
Oh how creative and pretty!
[…] comparten platos muy caseros como el casatiello, muchos salames diferentes acompañados con “cuddura“, tortillas con esparragos y chorizo y muchas otras cosas deliziosas. El casatiello está […]